martedì 17 aprile 2012

i due mesi amaranto di Piermario Morosini

Daniele Torri di alélivorno.it

Piermario Morosini ha lasciato il calcio. Ha smesso di giocare in modo insolito, lasciando il campo dopo circa mezz'ora di un Pescara - Livorno in cui gli amaranto erano a caccia di importanti punti salvezza. "Andiamo a prenderci il risultato" ha detto al portiere Mazzoni entrando in campo e quando al 31' ha deciso di smettere il risultato al sicuro c'era già. Forse è per questo che tutto lo stadio di Pescara, tra il frastornato e l'incredulo, gli ha dedicato l'ultimo applauso come capita ai grandi giocatori quando decidono di smettere.
Si presentò al pubblico amaranto con la conferenza stampa del 7 febbraio "Anche se in questi mesi non ho giocato, sto bene. Fisicamente e moralmente mi manca la partita, ma non avendo avuto problemi di infortuni non vedo l'ora di potermi rimettere a lavorare sul campo." I capelli lunghi e ben stirati li fece sventolare sul campo per la prima volta cinque giorni dopo contro il suo Vicenza (tre anni in biancorosso) e passati dieci minuti tra palle recuperate e appoggi, lo si vide entusiasta correre a festeggiare Dionisi che aveva appena segnato.
Tra quel 12 febbraio e il 14 aprile, 9 presenze la maggior parte delle quali frazionate alla ricerca della forma migliore. Forse non abbastanza per giustificare il ritiro di una maglia, tuttavia oltre l'educazione e la correttezza che chi ha avuto la fortuna di vederlo all'Ardenza aveva già cominciato a riconoscergli, il Moro se n'è andato col sorriso. Chissà cosa vedeva aldilà del campo...



Piermario Morosini 1986-2012


dietro non si torna
non si può tornare giù
Quando ormai si vola
non si può cadere più....

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